L’economia di Rotonda si basa principalmente sul turismo, legato al Parco nazionale del Pollino, e sull’agricoltura, molto fiorente e con prodotti di alta qualità. I vari riconoscimenti dei prodotti tipici di Rotonda come la Melanzana Rossa o il Fagiolo poverello, contribuiscono alla crescita dell’economia del piccolo centro, riscuotendo un certo successo sui turisti.
La Melanzana Rossa di Rotonda
Sconosciuta altrove, la Melanzana Rossa (Solanum aethiopicum) è una pianta rustica, coltivata in tutti gli orti di Rotonda, all’interno del Parco del Pollino, ad un’altitudine di circa 500 – 600 m. E’ molto diversa dalla melanzana comune ( Solanum melongena) . Di origine africana, la Melanzana Rossa fu introdotta verso la fine dell’800 da alcuni soldati di ritorno dalle guerre coloniali.
Le dimensioni sono quelle di una mela e la forma assomiglia a un pomodoro: per questo localmente è conosciuta come “merlingiana a pummadora”. All’inizio della maturazione il frutto ha un colore arancio con sfumature verdi; a fine maturazione assume gradazioni rossastre di maggiore intensità. La Melanzana Rossa non annerisce dopo il taglio. Il profumo intenso ricorda il fico d’India mentre al palato è piccante, con un gradevole retrogusto amarognolo. Di solito è consumata sott’olio e sottaceto. Si presta ad essere consumata come antipasto o contorno di piatti a base di carne ( arrosti e/o grigliate); da abbinare con vini rossi leggeri.
Le piantine sono poste a dimora a maggio e possono raggiungere un’altezza di 70 cm. Il raccolto inizia ad agosto per continuare fino ai primi freddi; una piantina è in grado di produrre anche fino a 5 chilogrammi di frutto.
Per la produzione sono utilizzati solo ecotipi locali. Per la conservazione, le piccole melanzane vengono “nzertate”, cioè legate a grappoli come si fa per peperoni e pomodorini, e quindi messe ad asciugare all’aperto, sotto tettoie. Per questo ortaggio, presente solo nell’area del Parco del Pollino, è in corso la procedura per ottenere il riconoscimento del Dop ed è riconosciuta come presidio Slow Food dal 2002. Inoltre, l’ottenimento della certificazione del Marchio Pollino, rilasciata dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, ha garantito una produzione di qualità nel rispetto dell’ambiente, della genuinità e salubrità dei prodotti.
I Fagioli di Rotonda
Il Fagiolo Poverello (Phaseolus vulgaris ) di Rotonda, a dispetto del nome, è una ricchezza unica per il patrimonio enogastronomico della Basilicata e per la variegata filiera dell’ortofrutta del Pollino.
Per questo legume, insieme all’altra tipologia “bianco”, è stato avviato il percorso per il riconoscimento dell’Igp. Il Fagiolo Poverello si presenta con un baccello di colore giallo chiaro striato e un seme ovale, bianco senza screziature. Preferisce l’aria fresca di montagna e privilegia per la sua crescita luoghi dove le temperature massime estive si aggirano intorno ai 30 gradi, che rafforzano il contenuto in zuccheri semplici nei semi; questo allunga i tempi di “amidizzazione” e favorisce una lenta e proficua maturazione. Si semina entro la prima metà di giugno deponendo da 5 a 12 semi in ciascuna delle tradizionali “postarelle”, piccole fosse quadrate che formano file ordinate. Il prodotto è raccolto a mano nei mesi di settembre e ottobre e, a seconda del periodo dell’anno, si può trovare sul mercato sia fresco in baccello da sgusciare, sia secco in granelli.